Il riso è un alimento duttile, versatile, che si accompagna ai più svariati ingredienti di un piatto, abbinandosi benissimo con i loro sapori. Infatti, il suo timbro neutro esalta o compensa il sapore degli altri ingredienti senza mai sopraffarlo.
Le sue proprietà, note fin dai tempi remoti, lo rendono tuttora anche un ottimo coadiuvante nelle diete per gli ammalati e i convalescenti, e nell’alimentazione per l’infanzia.
Ma il momento di gloria di questo prezioso alimento è quello conviviale, quando il piatto fumante è messo sulla tavola, dinanzi ai familiari o agli amici: i suoi profumi e colori rallegrano prima ancora del sapore.
D’altronde, nella nostra lingua, l’assonanza accosta facilmente il riso cereale (da oryza sativa) al riso participio passato di ridere (dal latino rideo), per cui la parola indica di per sé allegria, gioia, socialità. E non è un caso se, al termine delle cerimonie nuziali, il riso, simbolo di fecondità e di gioia, venga gettato in grandi quantità addosso agli sposi.
Ci piace infine riportare il pensiero del gastronomo Maurizio Campiverdi: “I risotti con vari ingredienti non sono un semplice piatto, bensì una costellazione gastronomica come la pasta e la pizza”.
Ne sono un valido esempio i risotti che a Grumolo delle Abbadesse vengono serviti durante la tradizionale Festa del riso.
Giuseppe Ausilio Bertoli